Love Addiction, Emotional Dysregulation and Attachment Bonds: A Quantitative Study of 344 Females

Non è noto cosa causi la dipendenza affettiva. Alcuni autori suggeriscono tuttavia che le esperienze di attaccamento infantile con i propri genitori possano avere un ruolo significativo nel porre le basi per lo sviluppo di questa condizione. Ad esempio, è stato ipotizzato che chi soffre di dipendenza affettiva abbia fatto esperienza di genitori presenti, ma in modo intermittente: a volte premurosi e a volte non responsivi o addirittura abusivi. Da bambini il loro bisogno di cure è stato soddisfatto solo occasionalmente e spesso a condizione di sacrificarsi per prendersi cura dei propri genitori, assumendo un ruolo chiamato “bambino adultizzato”. Da adulti, i dipendenti affettivi applicherebbero alle relazioni amorose ciò che hanno appreso dai loro genitori, principalmente che non sono degni di essere amati e che amare implica dare, soffrire e sacrificarsi per ottenere affetto. 

Un’altra possibile lettura è quella che vede la dipendenza affettiva come una strategia di regolazione delle emozioni. Come chi soffre di una dipendenza può far ricorso a una sostanza o a un comportamento (come il gioco d’azzardo o lo shopping compulsivo) per gestire stati mentali spiacevoli ed evadere da una realtà su cui non sentono di avere il controllo, allo stesso modo coloro che soffrono di dipendenza affettiva cercherebbero nei loro partner l’unico modo per affrontare le proprie emozioni negative, in assenza di strategie di autoregolazione più adattive. 

Queste due ipotesi sull’origine di questa condizione non si escludono a vicenda. Anzi: vari studi hanno mostrato come l’attaccamento e le esperienze infantili con i propri genitori possano predisporre a una maggiore difficoltà nella comprensione e nella regolazione delle proprie emozioni, che a sua volta favorirebbe lo sviluppo di una dipendenza affettiva in età adulta.

Il nostro studio ha voluto testare proprio questa ipotesi. Abbiamo reclutato un campione di 344 partecipanti, a sua volta costituito da un gruppo di controllo di 189 individui e uno clinico di 155 dipendenti affettivi. Abbiamo somministrato loro un questionario volto a indagare una serie di variabili: l’esperienza di attaccamento che hanno avuto in infanzia con i propri genitori, il loro stile di attaccamento attuale nelle relazioni romantiche, e i loro livelli di alessitimia (ossia il grado di assenza di consapevolezza rispetto alle proprie emozioni) e di disregolazione emotiva.

Dai risultati è emerso che il gruppo clinico ha riportato livelli significativamente più elevati di disregolazione emotiva e alessitimia. Inoltre avevano probabilità più elevate di aver fatto esperienza di genitori molto controllanti e che fornivano poche cure, oltre che di avere un attaccamento “preoccupato” nelle proprie relazioni sentimentali, caratterizzato da una forte ansia da separazione. I risultati sembrano inoltre suggerire che esperienze negative di attaccamento infantile e adulto, favoriscano una maggiore dipendenza affettiva sia direttamente sia promuovendo maggiori livelli di disregolazione emotiva e alessitimia.

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